Ευμενος ο βασιλευς τη σωματικη δυναμει παραλελυμενος [...] πλειστους δε κατ' ιδιαν ανθρωπους εσωματοποιησε.
Il re Eumene si era indebolito nella forza fisica e confidava nella grandezza dell'animo essendo un uomo secondo a nessuno in moltissime cose tra i re del suo tempo, nelle cose molto importanti e onorevoli era migliore e molto brillante. Dapprima, avendo ereditato dal padre il regno ridotto interamente a poche e modeste piccolo città, egli rese il proprio potere pari alle più grandi potenze del suo tempo non servendosi della sorte come aiuto per la maggior parte né da un avvenimento inaspettato, ma attraverso la prontezza di spirito e all'operosità, ancora sua abilità. In un secondo momento divenne l'uomo più ambizioso e beneficò numerosissime città greche dei sovrani del suo tempo, rianimò moltissimi cittadini privati.
la feci ad ochi chiusi e la passai a tutti
RispondiElimina